18 February - DAY 9


Insieme a Berlino, out of the blue


Arrivate alla seconda settimana, oggi abbiamo frequentato le lezioni di teacher training e abbiamo fatto diversi incontri, inaspettati.

Cominciamo dalla mattina: meta la Flatow Oberschule situata a sud-est di Berlino, distante da noi un’ora e un quarto di tragitto con metro e autobus (la splendida giornata di sole però ci dà una mano)!

Ci attende nel cortile della scuola la nostra tutor Friederike, che ci presenta ad un’insegnante, Maren Sachse – Stützer, che tiene il corso di specializzazione per insegnanti; con loro visitiamo la scuola: si tratta di un edificio ben tenuto ma severo, situato nella Berlino Est, in una zona molto verde e tranquilla, costruito negli anni ’50. E’ molto grande eppure ospita poco più di 200 studenti. Mentre ci conducono a fare un giro dell’edificio e ammiriamo incuriosite tutto ciò che da noi è diverso: il silenzio che regna sovrano, le aule (vuote) chiuse a chiave, i molti disegni incorniciati che decorano le pareti dei lunghi corridoi, i bei murales, ci viene spiegato che la scuola fornisce una specifica preparazione in ambito sportivo, soprattutto negli sport acquatici (la zona infatti è caratterizzata dalla presenza di specchi d’acqua), che gli studenti praticano ogni giorno.
Dopo aver fatto una brevissima pausa-caffè, ci trasferiamo in un’aula per prendere parte ad una lezione di teacher training tenuta da Maren, indirizzata a 5 future insegnanti di Inglese (+ un’altra disciplina). Il tema della lezione è “l’importanza della MEDIATION nella pratica scolastica”. Come già abbiamo notato nella AEO, anche qui la lezione si basa sul metodo induttivo. Per noi è tutto molto interessante anche perché nuovo: non possiamo non convenire che anche in Italia sarebbe opportuno fornire una specifica formazione ai futuri insegnanti. Dopo una breve pausa-pranzo, la discussione si apre anche a noi: si riflette insieme sulle differenze tra il nostro sistema e il loro: il nostro sistema di formazione degli insegnanti, dopo averglielo descritto, non li convince granché.

Finito il training andiamo veloci verso Unter den Linden per il secondo impegno della giornata: la PSE ovvero la Professional School of Education della Humboldt University. Inaspettatamente, proprio su Bebelplatz ci vengono incontro due volti noti: le nostre colleghe correggesi Miriam e Olga, a Berlino per un viaggio di istruzione. Il tempo di una foto e di un abbraccio, dobbiamo andare alla Humboldt! 
Qui ci attende, verso le 16, il prof. Andrè Sternitzke, che ci fornisce l'impostazione teorica di come formano gli insegnanti; Andrè infatti tiene corsi universitari di formazione per insegnanti di inglese e anche per formatori: quindi è super-specializzato in materia! Anche qui ci sentiamo un po’ “diversi”, non possiamo competere in quest’ambito: a Berlino chi vuole fare l’insegnante deve frequentare 5 anni di università e poi 18 mesi di specifico teacher training. Attraverso un breve video ci viene mostrato come il formatore interagisce con il formando per fargli individuare, sempre attraverso un metodo induttivo che ricorda un po’ la maieutica di Socrate, i punti di debolezza della sua lezione, in questo caso  una lezione di matematica sul numero “11” pensata per e realizzata con i bambini delle elementari. Anche qui ci viene ribadito che in una lezione efficace i lunghi monologhi should be avoided!

Ci congediamo da Andrè stanche ma soddisfatte della densa giornata: gli spunti di riflessione sono davvero tantissimi e ci proponiamo di approfondirli al ritorno con i nostri colleghi.

Ci incamminiamo così verso casa, in una Berlino col cielo rosso di uno splendido tramonto!


Commenti

Post più popolari