19 February - DAY 10


Oggi all’AEO ogni lezione sarà di 30 minuti anziché di 45 perché nel pomeriggio, dalle 17 alle 19, ci sarà il ricevimento dei genitori delle classi dalla sesta alla decima e quindi le aule dovranno essere libere entro le 14:30 per le pulizie.

Conosco nuove colleghe di matematica, Mechthild e Antje, non parlano italiano e poco l’inglese, io non parlo il tedesco, ma ci capiamo al volo. Sono felici di accogliermi nelle loro aule. Oggi osserverò Mechthild nella classe 11b, domani Antje nella classe LKA. 

Nella 11b trovo 12 alunni di 5 sono ragazze, molto attenti e preparati. La collega sta introducendo il calcolo integrale. La lezione è frontale ma partecipata, Mechthild spiega e al tempo stesso sollecita gli interventi dei ragazzi, attraverso i quali verifica la comprensione dei concetti affrontati. Chiama gli studenti alla lavagna per fare esercizi, non utilizza il lavoro di gruppo. Al termine del primo periodo si avvicina e mi anticipa ciò che farà nella seconda ora. Mi fornisce fotocopie e libro di testo per poter seguire meglio la lezione. Tra i docenti che ho osservato è quella più vicina al nostro metodo di insegnamento della matematica, anzi direi che il suo metodo è sovrapponibile al nostro. 

Durante il primo intervallo mi avvicina e mi chiede in che tipo di scuola insegno, il livello dei miei studenti e quali sono gli aspetti che mi pesano di più del mio lavoro. E’ la prima docente di lingua tedesca che si interessa al metodo di insegnamento italiano e cerca un confronto alla pari tra scuola tedesca e scuola italiana, senza chiedermi quale è a mio parere il migliore dei due. Mi chiede di Correggio, quando le dico che è un paese di circa 20000 abitanti, mi chiede di fare cambio. Ama la campagna e il verde e Berlino non fa per lei…andrà in pensione il prossimo anno, fuggirà dalla città e da un sistema scolastico in cui non si riconosce più.

Osservo la lezione di Biologia di Monica e poi attendo in aula insegnanti l’arrivo di un gruppo di ragazze/i che Antonella ed io abbiamo chiesto di poter intervistare.

Alle 13, puntualissime, bussano alla porta dell’aula docenti tre ragazze disponibili a rispondere alle nostre domande. Qui i ragazzi NON possono superare la soglia della sala insegnanti, quindi ci spostiamo in un’aula libera. Le tre ragazze sono A. di una dodicesima classe, B. di una nona, V. di una ottava. Tutte e tre parlano italiano e ci raccontano l’AEO: una scuola tranquilla, multiculturale e che ha cura dei propri studenti.
A., che è arrivata dall’Italia 3 anni fa e quindi ha frequentato la scuola italiana fino a 15 anni, definisce il rapporto con i docenti tedeschi più friendly rispetto a quello che gli alunni hanno in Italia con i loro professori. I compiti assegnati a casa sono pochi e addirittura vietati durante le vacanze. Altra differenza su cui A. ci fa riflettere è che all’AEO l’ora di Religione viene svolta fuori dall’orario scolastico, è un’ora in più, facoltativa, e si può scegliere Religione cattolica, evangelica o musulmana. Mediamente uno, massimo due per classe si avvalgono dell’ora di Religione nella settima o ottava classe ma poi l’abbandonano negli anni successivi. Dalla settima alla decima studiano Etica (obbligatoria) che dalla undicesima diventa Filosofia.

Scopriamo che il motto della scuola è “Schule ohne Rassismus, Schule mit Courage” (scuola senza razzismo, con coraggio) e che un giorno all'anno gli studenti organizzano workshop inerenti al motto della scuola.

Commenti

Post più popolari